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Fabrizio Serra, 2021, pp. 188 -- Le molteplici declinazioni di quell ampia regione intermedia tra la verità e la menzogna che può prendere, di volta in volta, la forma del non detto, del sottinteso, dell ambiguità, della simulazione e della dissimulazione è stata oggetto, negli ultimi decenni, di particolare attenzione da parte degli studiosi di letteratura, anche sulla scorta dell interesse suscitato dalle acquisizioni della pragmatica della comunicazione e dalla loro applicazione allo studio dei testi letterari. L idea di uno stratagemma deliberatamente messo in atto al fine di ottenere uno scopo rappresenta un elemento presente nel complesso della produzione poetica ovidiana; in essa è pervasiva la centralità del tema della finzione, nelle diverse gradazioni che dalla menzogna vera e propria sfumano, progressivamente, attraverso forme più indirette e attenuate di alterazione della verità, fino alla semplice omissione di quest ultima. La possibilità della dissimulazione percorre come un filo rosso l intera opera di Ovidio, e al suo interno essa rappresenta un nucleo tematico così costante e ricorrente da tradursi in elemento di poetica, meritevole, in quanto tale, di specifica attenzione. In questo volume il motivo della dissimulazione nell opera ovidiana è affrontato da tre prospettive differenti. Il primo capitolo è un analisi dell episodio di Tereo, Procne e Filomela nel sesto libro delle Metamorfosi: soffermandosi su ciascuno dei tre personaggi principali, in relazione al rapporto di ciascuno di loro con le dinamiche della dissimulazione, esso analizza il contrasto tra realtà e apparenza. Il secondo capitolo è uno studio semantico-esegetico delle numerose occorrenze del verbo dissimulo, e dei termini da esso derivati, nell intero corpus delle opere di Ovidio. Nel terzo capitolo vengono presi in esame tre episodi delle Metamorfosi quelli che vedono protagonisti, rispettivamente, Morfeo, Vertumno e Cipo accomunati, al di là delle rispettive peculiarità, dalla presenza di una forma di dissimulazione che viene messa in atto a fin di bene . Seguono infine tre appendici, nelle quali sono affrontati argomenti paralleli o tangenziali in alcuni poeti precedenti a Ovidio (in particolare Virgilio, Orazio e Tibullo). Sommario: Introduzione. Una tragedia della dissimulazione (met. 6, 424-674): Premesse critiche e metodologiche; Il «barbaro» dissimulatore; La parresia di Filomela; La «gioia crudele» di Procne; Sotto il velo dell apparenza. Sondaggi lessicali: Premessa; Dissimulare comportamenti illeciti; Dissimulare eventi avversi; Dissimulare le virtù; Dissimulare i sentimenti; Dissimulare l identità; Ingannare sé stessi. La dissimulazione come strumento di verità: Premessa; Morfeo (met. 11, 633-673); Vertumno (met. 14, 623-771); Cipo (met. 15, 565-621); La possibilità di un lieto fine. Appendici: Appendice I. Dissimulazioni amatorie prima di Ovidio; Appendice II. Dissimulare l ironia; Appendice III. L età moderna e il grande assente. Indice dei passi di autori antichi. Indice dei nomi antichi. Indice analitico. Bibliografia. Seller Inventory # ca2125
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