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Prima edizione. Opera dedicata ai Principi Filippo, Infante di Spagna, e Luigia Elisabetta, Madama di Francia. Cm.19,8x12,6. Pg.(4), XVI, 392. Legatura in piena pergamena rigida. Tagli spruzzati. Frontespizio impresso in rosso e nero. Fresco esemplare. "Originario della Garfagnana, Silvestro Antonio Ponticelli, di nobile famiglia, fu nel 1741 in Spagna, al servizio del duca d?Atri. Conseguì il titolo di protomedico (1745) durante il suo servizio in Piemonte, occupato dai Franco-Ispani. Dopo la pace del 1748, il Ponticelli venne elevato alla cattedra di Botanica nell?Ateneo parmense, posto che detenne dal 1749 al 1768 (F. Rizzi). Salì al più alto onore allorquando divenne Archiatra di Corte e fu fregiato del titolo di conte di Contignaco, il cui castello forse acquistò per tale circostanza. Malgrado una così brillante carriera il Ponticelli appare dai suoi scritti mente poco progressiva e un mediocre scienziato. In lui inoltre affiora un carattere talvolta poco generoso, gretto e geloso dei suoi attributi, opportunista e cacciatore di emolumenti e prebende. Fu, in effetti, di cultura assai ristretta, poco portato ad accettare il progresso scientifico, ambizioso e opportunista. In Parma godette, nonostante tutto, di vasta notorietà e illustri amicizie. Parteggiò, nel Collegio dei Medici, con coloro che propugnarono l?obbligo del titolo nobiliare per appartenere al Collegio stesso (1759). Nel 1750 si oppose all?istituzione di una accademia di Anatomia. Chiamato ad Alessandria a visitare Filippo di Borbone morente, tentò di incolpare Roger, primo chirurgo di Corte. Il Ponticelli si dichiarò anche contrario all?inoculazione del vaiolo, per cui scrisse un?opera sugli Infortuni del vaiolo e metodo di andarne a riparo (Parma, 1761), ove sentenziò una probabile ricaduta dopo l?operazione. Nella Gazzetta Medica del 1765 apparve il discorso pubblicato fin dal 1735 dal celebre Sig. marchese D. Silvestro Antonio Ponticelli, Archiatra della R. Corte di Parma, in occasione della pubblica dimostrazione di Semplici per la composizione della Teriacca di Andromaco Seniore. Dedicato a S.A.R.D. Don Filippo Infante di Spagna, duca di Parma e Piacenza. Con ogni probabilità fu il principale estensore della "Gazzetta Medica" (Parma, 2 novembre 1762-8 ottobre 1765; inizialmente col titolo "Gazzetta medica d?oltremonti", nell?ultimo periodo col titolo "Raccolta d?opuscoli medico-teorico-pratici ed anatomici"), rivista che, al pari di quella di Venezia, di cui è molto spesso una fedele copia, ebbe notevole importanza e diffusione. Al Ponticelli venne infine affidato (1768) il complesso compito di riorganizzare l?insegnamento della facoltà di Medicina e il Paciaudi gli fornì anzi alcuni utili suggerimenti. Ma pochi mesi dopo venne sostituito (per incapacità o per inerzia) da Michele Girardi, alunno del Morgagni e celebre anatomista. Rimase in carica come Protomedico fino al 22 ottobre 1769, giorno in cui gli successe Giuseppe Camuti, il quale scrisse per lui una Ode in Onore, segnalata negli elenchi della Biblioteca Medica Universitaria di Parma ma materialmente irreperibile. Nella Biblioteca Palatina di Parma si conservano le seguenti opere del Ponticelli: "Discorso sopra la Teriaca di Andromaco Seniore" (Parma, Monti, 1753), "Di tre specie di Affezione Isterica Ipocondriaca" (Lucca, 1759), "Infortuni del Vajuolo e metodo di andarne al riparo" (Parma, Carmignani, 1761) e "Succinto ragguaglio della composizione della Teriaca" (Parma, Carmignani, 1763)" (dal sito scricciolo). > Friggeri, "Catalogo delle Mostre bibliografiche 1958-1968 della Biblioteca Statale di Lucca", 1038. "Catalogo di libri antichi e rari vendibili in Napoli presso Giuseppe Dura" (1861), 13335. Forbes, "The Cyclopaedia of Practical Medicine", IV, 102. Copland, "A Dictionary of Practical Medicine", II, 313. 450 gr. Seller Inventory # 124893
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