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Add to basketsenza rilegatura. Condition: ottimo. Incisione di Fabio Mauroner, uno dei più grandi e stimati acquafortisti italiani della prima metà del '900. Acquaforte e puntasecca (i. 156 x 299 mm); II stato, firmata in basso a destra; anno 1921. Un'insolita ariosità circola attraverso questo paesaggio, dove Mauroner rinuncia alla minuziosità del dettaglio per evocare - più che descrivere - l'apparizione di Assisi dietro il filare che controbilancia il distendersi delle colline. Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell'epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell'acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all'attenzione per l'aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l'acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell'Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell'intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei "l'ultimo vedutista veneziano" e dal critico inglese Springer un poetico "ritrattista del paesaggio", il ruolo che gli spetta nella storia dell'incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. Cat. 60, p. 72.