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  • Condition: Ottimo (Fine). DE BALZAC HONORÉ DUMAS ALEXANDRE (FIGLIO), MÉRIMÉE PROSPER DE BALZAC HONORÉ DUMAS ALEXANDRE (FIGLIO) MÉRIMÉE PROSPER, EUGENIA GRANDET - LA DAMA DELLE CAMELIE - COLOMBA - CARMEN (3 voll. in cofanetto). MONDADORI, 1969 ed fuori commercio. Milano, Mondadori 1969 ed fuori commercio. italiano, in sedicesimo 301 + 337 + 350 37371DE BALZAC HONORÉ DUMAS ALEXANDRE (FIGLIO) MÉRIMÉE PROSPER, EUGENIA GRANDET - LA DAMA DELLE CAMELIE - COLOMBA - CARMEN  (3 voll. in cofanetto). MONDADORI, 1969 ed fuori commercio, in-16, cartonato similpelle con cofanetto, pp. 301 + 337 + 350, illustrazioni n.t. Ottime condizioni (piccolo cedimento con taglio al cofanetto). Book.

  • Tre voll. in-16mo (cm. 17,5) di pp. 338,ill. su tavv. n.t. di A. Lynch; 350, (2), ill. su tavv. n.t. di G. Vuillier; 304, ill. su tavv. n.t. di diversi artisti. Similpelle verde con tit. e fregi in oro. Cofanetto in similpelle arancio. ID: CW_5286.

  • (Categ. Letteratura straniera) - (In 16.mo cm. 12,5x17,5) - (Legatura : similpelle editoriale con titoli e fregi in oro al piatto ed al dorso in cofanetto raccoglitore) - (Ed. : Fuori commercio) - (Voll. 3) - (pp. 301 + 337 + 350) - Volumi con i romanzi dei rispettivi autori corredati da illustrazioni a disegno in b.n. f.t., custoditi in cofanetto unico. Edizione fuori commercio (27a). Minute macchie sparse al dorso superiore del cofanetto in similpelle.

  • Honoré de Balzac, Prosper Mérimée, Alexandre Dumas figlio

    Published by Verona, Arnoldo Mondadori, Verona, 1969

    Seller: librisaggi, SAN VITO ROMANO, Italy

    Seller Rating: 3-star rating, Learn more about seller ratings

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    brossura. Condition: Buono (Good). Cofanetto in mezza pelle, con tre romanzi con copertina in rigida e titolo dorato al dorso e fregi oro al piatto. Tagli e pagine leggermente ingialliti. 988 Buono (Good) . Book.

  • BALZAC HONORE DUMAS ALEXANDRE FIGLIO MERIMEE PROSPER

    Published by MONDADORI ARNOLDO ( VARIA OSCAR ) LUGLIO 1969, 1969

    ISBN 13: 5572557108881

    Seller: Librightbooks, Portici, NA, Italy

    Seller Rating: 4-star rating, Learn more about seller ratings

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    copertina morbida. Condition: buone. Nella Spagna sanguigna dell'Ottocento la tragica storia d'amore fra l'exbrigadiere dei dragoni Don Jos e la zingara Carmen. Jos ha rinunciato atutto per Carmen: ha abbandonato la carriera militare, si è fatto zingaro,contrabbandiere, assassino ed è ossessionato dalla gelosia Carmen lo ama, ma non può essergli fedele in nome della sua libertà gitana. A "Carmen" si aggiunge in questa edizione la raccolta di racconti "Mosaico", pubblicata per la prima volta nel 1833.EUGENIA GRANDETLa storia di Eugénie è ambientata a Saumur, piccolo paesino della campagna francese. Il padre di Eugénie, che in città è conosciuto come papà Grandet, è un vecchio vignaiuolo arricchitosi grazie all'eredità paterna fatta fruttare tramite giusti investimenti finanziari, ha un fiuto infallibile per gli affari e ad una proverbiale avarizia, che suscita in lui un notevole attaccamento all'oro che "sembrava aver comunicato il suo colore al suo viso ". Nonostante la sua ricchezza, quindi, il padrone di casa fa di tutto per nasconderla, non parlarne e, soprattutto, non spenderla sua moglie, sua figlia Eugénie e la serva Nanon, scelta per la sua robustezza e possanza fisica, sono quindi costrette a vivere in una casa spoglia e povera. La vita scorre in maniera monotona per moglie e figlia, eccetto per le civettuole visite serali delle famiglie des Grassins e Cruchot, che ambiscono all'eredità del vecchio bottaio tramite la mano di sua figlia. La monotonia si interrompe a casa Grandet quando una sera giunge un elegante e raffinato giovanotto parigino: Charles, cugino di Eugénie. Come avrà subito modo di scoprire papà Grandèt, Charles era stato spedito presso lo zio da suo padre, padrone di un'azienda parigina che stava fallendo e che in seguito si suiciderà per la disperazione. Papà Grandet, più preoccupato per i soldi che dovrà investire per salvare l'onore del fratello che per suo nipote, acconsente ad ospitarlo per pochi giorni in casa sua. Le donne di casa, al contrario, sono affascinate dal giovane parigino, specialmente Eugénie, per la quale "il cugino suscitò nel suo cuore le stesse emozioni sottilmente voluttuose che suscitano in un giovanotto le fantastiche figure femminili disegnate da Westall nei keepsakes inglesi, incise dai Finden con tale abilità che si ha paura, soffiando sulla velina, di fare volare via quelle celestiali apparizioni ". Il rapporto tra Eugénie e suo cugino diventa sempre più stretto e intimo, specialmente dopo che Charles ha appreso la notizia della morte di suo padre. Eugénie dedica le migliori attenzioni al cugino, anche al costo di disubbidire economicamente a suo padre, che non tollera assolutamente spese superflue. Eugénie è dunque innamorata perdutamente del cugino, ma di un amore lieve, etereo e assolutamente religioso. La storia però non è destinata a durare, in quanto papà Grandet decide di spedire il nipote a cercar fortuna nelle Indie l'amore per il cugino spinge Eugénie a donargli tutto il suo oro, regalatole dal padre, mentre il cugino affida in pegno a Eugénie un cofanetto con il ritratto della madre, che diventa una sorta di feticcio amoroso per la ragazza. Dopo essersi giurati amore eterno, Charles parte con la promessa di tornare da lei non appena guadagnato il denaro per farlo. Intanto papà Grandet, con il pretesto di salvare l'onore della famiglia, rileva i debiti di suo fratello e, grazie al lavoro a Parigi del fidato De Grassins, riesce a soddisfare i creditori di suo fratello, guadagnando un'immensa fortuna. Quando il padre, però, si accorge che la figlia ha regalato tutto il suo oro al cugino, va su tutte le furie, la maledice e la chiude in camera a pane e acqua. La signora Grandet, profondamente sconvolta per le reazioni di suo marito, si ammala gravemente, pur continuando a pregare il marito di perdonare la figlia. Alla fine il perdono arriva, ma solo dopo la scoperta, da parte dell'avido Grandet, che la figlia è ereditaria di metà delle proprietà di sua moglie, e che quindi risulta molto più conveniente trattarla bene in modo poi da convincerla a rinunciare ad essa. Così accade, ma nonostante la riappacificazione la signora Grandet muore ed Eugénie sente a rinunciare alla sua eredità. LA DAMA DELLE CAMELIEDopo qualche anno anche papà Grandet muore, solo nelle sue stanze colme di ricchezze, ed Eugénie rimane da sola ad amministrare l'immensa fortuna paterna, compito che conduce egregiamente. Intanto la serva Nanon, grazie a una regalia di Eugénie, si sposa e diventa madame Cornoiller, restando l'unico affetto di Eugénie. L'ultimo dispiacere della sua vita le arriva quando riceve l'unica lettera da Charles in tutti questi anni in cui era stato lontano: egli le scrive di essere una persona nuova, di essersi arricchito, ma soprattutto di aver conosciuto il mondo e le leggi che lo "È da una galoppata in senso stretto che ha origine la fortuna della Signora delle camelie e, successivamente, della Traviata di Giuseppe Verdi. Un giorno di settembre del 1844, infatti, di ritorno da una passeggiata a cavallo Alexandre Dumas figlio si recò al teatro parigino dei Variétés, frequentato soprattutto da 'un'aristocrazia della galanteria' composta perlopiù da giovani mantenute e dai loro ricchi protettori. In quel variegato ambiente, quella sera, Dumas figlio incontrò la donna che avrebbe segnato la sua vita e la sua fortuna di romanziere. 'Era alta e sottile, scura di capelli, il viso rosa e bianco. Aveva la faccia minuta, occhi allungati di smalto, come una giapponese, ma vividi e fieri, le labbra d'un rosso ciliegia, i più bei denti del mondo.' Si faceva chiamare Marie Duplessis, ed era conosciuta anche per la voracità con la quale dilapidava i patrimoni degli amanti, alcuni dei quali famosi, come ad esempio Franz Liszt" (dalla Postfazione di Cinzia Bigliosi). Alexandre si innamorò dal primo istante di quella giovane, che avrebbe ispirato la protagonista della Signora delle camelie: una grande storia d'amore senza tempo, un libro che sarebbe diventato in breve tempo un classico.