Vico La Volpe e il pianoforte a Napoli nel primo Novecento
Vico La Volpe
From Libreria Studio Bosazzi, Firenze, FI, Italy
Seller rating 5 out of 5 stars
AbeBooks Seller since 11 December 2009
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Fondazione Morra, 2008 - pag. 182, a cura di Pier Paolo De Martino - Illustrato - PIER PAOLO DE MARTINO Introduzione Dopo il grande rigoglio teatrale del Settecento e del primo Ottocento, il prestigio musicale di Napoli, negli anni seguenti all'unità d'Italia, è stato per la più parte legato alla fioritura della canzone e alla rinomanza della scuola pianistica: due volti coesistenti della cultura musicale della città che non sono illuminati certo nello stesso modo. Le tradizioni popolari, e il genere della canzone napoletana in particolare, sono da tempo al centro dell'interesse dei media e adesso finalmente anche oggetto di indagini più rigorose da parte di sociologi, storici e musicologi. L'altro volto, quello pianistico, resta invece ancora in gran parte da indagare, a dispetto della sua perdurante e robusta vitalità; una vitalità testimoniata dal successo internazionale di tanti concertisti odierni provenienti dalla scuole pianistiche napoletane, eredi di una foltissima progenie che ha il suo nume tutelare in Sigismund Thalberg, e nell'unico vero allievo di quest'ultimo, Beniamino Cesi, l'autentico caposcuola. Nell'incontro fra queste due personalità sta il nodo gordiano di una tradizione che fonda i suoi tratti identitari nel trapasso dal "pianismo da melodramma", incarnato nella sua più compiuta espressione proprio da Thalberg, ad una più rigorosa vocazione interpretativa, pressoché inedita nell'Italia postunitaria, affermata con coraggio da Cesi; quest'ultimo infatti tra i pianisti italiani della sua generazione quello maggiormente inserito nel "nuovo corso" del concertismo europeo del secondo Ottocento che sottrasse al recital la sua connotazione di intrattenimento per farne veicolo di una missione culturale. Prematuramente ritiratosi dall'attività concertistica, in seguito ad una malattia che gli paralizzò completamente il lato sinistro del corpo, ma attivissimo nella didattica fino a i suoi ultimi giorni di vita, Cesi diede inizio alla traditio (proprio nell'etimologia di "insegnamento" che a tale termine veniva da Quintiliano) con il suo esempio e con la sua sistematica, consapevole rielaborazione di saperi e di esperienze confluita nel monumentale e celebre Metodo per lo studio del pianoforte, edito fra 1897 e il 1902; e la ramificazione didattica che ne seguì fu dovuta all'autorevolezza dei suoi maggiori discepoli, in prima fila Giuseppe Martucci, Alessandro Longo, Florestano Rossomandi, pronti a rielaborare individualmente i precetti del maestro. 1 In questa tradizione, già forte ai primi del Novecento, affonda le sue radici il caso particolare di Vico la Volpe, pianista napoletano non vedente la cui vicenda, grazie alla documentazione custodita dagli eredi e amorevolmente raccolta dal pronipote Andrea Campanella, ci riappare ora con grande nitidezza. Dall'esordio pubblico avvenuto nel 1930, fino agli ultimi concerti tenuti alla fine degli anni sessanta, la carriera di La Volpe si offre alla nostra attenzione nella sua interezza, con un fulcro all'inizio, nel primo periodo, e con un'appendice postbellica meno intensa e prevalentemente limitata al perimetro cittadino. Il successo arrise al giovane La Volpe negli anni Trenta in una scena pianistica napoletana che a quel tempo si era svuotata dei suoi maggiori rappresentanti, con la scomparsa dei fratelli Romaniello, la fine dell'attività dei due grandi eredi diretti della scuola di Cesi (Rossomandi morì nel '33, Longo si dedicò quasi esclusivamente all'insegnamento e all'organizzazione di concerti), la morte nel 1926 di Tina Filipponi a soli 23 anni, il precoce esaurirsi della carriera di Paolo Denza, la partenza da Napoli alla volta di Tunisi nel 1927 di Tito Aprea (il concertista più importante uscito dalla scuola di Longo, in seguito stabilitosi a Roma ). La fama di La Volpe tuttavia si estese presto al di fuori della sua città: fu in effetti nel periodo che precedette l'ingresso dell'Italia nel secondo conflitto mondiale che ripetute tournées in Olanda, Belgio, Seller Inventory # 01444
Bibliographic Details
Title: Vico La Volpe e il pianoforte a Napoli nel ...
Binding: Brossura
Condition: nuovo
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