Supplizio di don Andreoli. Processo di Rubiera - Setta di Carbonari. Sentenza originale del 11 Settembre 1822.

(CARBONARI - DON ANDREOLI - RUBIERA)

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Modena, Tipografia Camerale, 1822. I metodi utilizzati a Rubiera per strappare agli imputati la confessione rimasero tristemente famosi. Furono propinate medicine; fu imposto il digiuno per costringere gli arrestati a parlare, fu stimolata la gelosia, furono eseguiti interrogatori estenuanti; un imputato fu tenuto per cinquantaquattro giorni disteso sopra un asse; altri furono chiusi in sotterranei angusti, umidi e bui. Fu con questi sistemi che si ebbero delle rivelazioni. Il processo di Rubiera, svoltosi contro cinquantasette imputati, ebbe termine l 11 Settembre del 1822 con una sentenza che ne condannava quarantasette, riconosciuti colpevoli di appartenere alla setta dei Carbonari. Nove furono i condannati a morte: il sacerdote Giuseppe Andreoli di San Possidonio, giovane poco pił che trentenne, colto e di costumi illibati, i possidenti Giovanni Sidoli, Sante e Francesco Conti di Montecchio, il dottor Carlo Franceschini di Burano, il dottor Prospero Pirondi di Reggio, il dottor Pietro Umiltą di Montecchio, il conte Giovanni Grillenzoni di Reggio, e Pietro Bosi, segretario comunale di Montecchio. Di questi i primi due erano detenuti; gli altri erano contumaci. Confermiamo la pena di morte inflitta al detenuto Don Giuseppe Andreoli sacerdote, per essere non solo reo convinto e confesso di delitti per cui fu da Noi espressamente comminata la pena di morte, ma per essere di pił stato seduttore della gioventł, e pił reo per la sua qualitą di sacerdote e di professore, della quale abusņ per sedurre la gioventł ed attirarla nella societą dei Carbonari alla quale lui apparteneva. Noi, in considerazione della sua qualitą di sacerdote, abbiamo usato tutti i riguardi e perfino fatto sperare clemenza se subito il primo giorno dell arresto confessava i suoi delitti, pur minacciandolo che in caso diverso il giorno dopo non avrebbe pił fatto in tempo e sarebbe stato abbandonato ai rigori delle leggi; ma egli avendo per ben tre volte costantemente negato ogni cosa, fu avvertito che non c era pił il tempo per sperare in una grazia. In folio (cm. 45); pp. 16. Segni di piega, arrossature, strappi con piccole mancanze. Lievi mancanze di testo ma copia genuina. Axs. Seller Inventory # 9320

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Title: Supplizio di don Andreoli. Processo di ...