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LIM, 2023. NUOVO. pp. XVII+193 --- SOMMARIO/ARGOMENTO La dedica nel libro per musica della prima età moderna è un dispositivo votato ad assolvere funzioni plurime, che regolano i mutevoli rapporti tra il compositore, il patrocinatore e l editore. Con flemma certosina, Marco Di Pasquale ha schedato migliaia di esemplari per rispondere a tre quesiti fondamentali: chi dedica? chi sono i dedicatari? cosa si dedica? A scanso di equivoci, il libro non contempla nuove descrizioni di una modalità del mecenatismo in Italia, ma offre una tassonomia sinora intentata di un fenomeno nel quale si incrociano, e talvolta si elidono, i desiderata di chi entrò nel vivace agone della musica a stampa tra il 1540 e il 1630, per motivi di promozione sociale o di autorappresentazione. I richiami alle regalie delle corti, alla protezione delle gerarchie ecclesiastiche o di ricchi amministratori, lasciano intendere che la dedica nel libro per musica svolse un ruolo di paratesto eteronomo assai più complesso rispetto a quello della dedica letteraria. La maggiore mobilità del suo statuto si definisce in ragione di un arte allografica, in cui il suono e l evento costituiscono la forma concreta e al contempo effimera dell opus, e riportano al centro dell attenzione la pesatura del valore dello scritto in omaggio o dell epigrafe, dato il fatto che la notazione ha un quoziente informativo assai limitato. Dopo il frontespizio i testi eccellenti descrivono il carattere della musica. Molti altri comunicano una interlocuzione ellittica, la quale trascende i particolari e indebolisce lo sforzo di decrittare il gioco delle parti, in specie quando si appropria di citazioni carpite alla mitologia, alla tropologia biblica o alla storia antica, con la consueta garniture di figure retoriche più o meno eloquenti. Per mezzo di una raffinata scomposizione del sistema di tale paratesto, spesso utilizzato come fonte per illuminare le biografie dei compositori, il libro disvela le intenzioni che si celano dietro il non detto, o illustra le cause di quanto è stato censurato. Uno scrupoloso lavoro di démontage che ribadisce con forza la volontà dell autore di esaminare le finalità della musica a stampa, nelle fasi che precedono e seguono il suono. (Ivano Cavallini). Seller Inventory # pat56
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