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a cura di Aleksander Horowski (Bibliotheca seraphico-capuccina, 110). Istituto Storico Cappuccini, Roma 2020. 24 cm, 422 p. ill. -- Il volume raccoglie gli atti del convegno di studi, organizzato dalla Provincia Picena dei Frati Minori Cappuccini e dall Istituto Storico dei Cappuccini di Roma, a centocinquanta anni dalla beatificazione di Benedetto da Urbino (1560-1625), al secolo Marco Passionei. Discendente di un importante famiglia aristocratica delle Marche che diede alla chiesa un vescovo e un cardinale, il futuro beato si era addottorato presso l Università di Padova, ma invece della carriera politica o ecclesiastica scelse la vita di predicatore popolare nell Ordine dei Cappuccini. Le novità apportate dal convegno consistono nell edizione delle 57 lettere postulatorie che le autorità ecclesiastiche e civili indirizzarono, nell arco dei sei mesi (dal 21 novembre 1795 al 20 maggio 1796), al papa Pio VI, per richiedere l introduzione della causa di beatificazione di Benedetto da Urbino. Inoltre, Giuseppe Avarucci riassume il contenuto delle 65 lettere, scritte nei primi anni dopo la morte del Beato, che parlano dell impegno dei cappuccini, dei membri della famiglia Passionei e di altre persone, per raccogliere le sue memorie e preparare il terreno per una futura beatificazione. Una scoperta preziosa consiste nel ritrovamento e nella pubblicazione di una Genealogia di Casa Passionei manoscritta. Le informazioni ivi contenute offrono una nuova luce su diversi membri del casato e sulla storia delle loro parentele che si incrociano, tra altro, con le famiglie Cibo, Chigi, Pamphilj, Alcherigi e Bichi. La ricerca di François Agbadi offre alcune precisazioni riguardanti la missione dei cappuccini in Austria e in Boemia, alla quale partecipò il beato Benedetto; il contributo di Fabio Furiasse − ricorrendo alle planimetrie, disegni e fotografie d archivio − presenta le trasformazioni architettoniche della chiesa e del convento di Fossombrone, dove riposano i resti mortali del cappuccino urbinate; l intervento di Lorenzo Carloni si ricostruisce l impegno dei frati cappuccini marchigiani nel processo apostolico per la beatificazione; Giancarlo Gori illustra invece il contesto politico, economico, sociale, culturale e religioso di Fossombrone in cui si svolse il riconoscimento della santità di Benedetto Passionei; mentre la primissima diffusione del suo culto in Germania e in Austria viene affrontata da Leonhard Lehmann, che offre importanti aggiunte al censimento iconografico proposto nel 2010 da Giuseppe Santarelli. Gli atti del convegno sono arricchiti anche da tre contributi supplementari, non presentati durante l incontro di studio, che riguardano l iconografia del beato Benedetto e l attività di Giovan Francesco Passionei, vescovo di Cagli e di Pesaro, nunzio apostolico in Toscana. Seller Inventory # ca2817
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