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Book Description br. Condition: NUOVO. L'autore esprime una posizione critica nei confronti di Razionalismo e Storicismo, mostrandone il carattere apertamente ideologico. Egli assume un voluto distacco, da tutto ciò che appare ovvio, e tenta di ricostruire una visione del mondo tramite i propri referenti preferiti, tra cui il pensiero mitico, i presocratici, la qabbalah, Schelling, Kierkegaard, Nietszche. Da una scrittura spaesante, che rifiuta le convenienze della saggistica scientifica, in una imprevedibile alternanza di narrazione, dialogo, soliloquio e argomentazioni critiche, emergono nuovi/vecchi orizzonti: il concetto di destino; quallo di memoria come memoria delle origini; l'utopia come motore della storia e testimonianza di una verità scritta altrove; l'arte come espressione di questa verità. Il saggio finale su Il canto di pietra, scavando nel testo attraverso la rete delle analogie, ripercorre il tema dell'arte come viaggio sciamanico oltre i limiti di ciò che è accessibile al concetto, e perciò come momento creatore di nuove realtà. cm.15,5x20,5, pp.257, Coll.Quaderni dell'Ippogrifo,14. Roma, Bonacci Editore cm.15,5x20,5, pp.257, br. Coll.Quaderni dell'Ippogrifo,14. Seller Inventory # 25425
Book Description Condition: NEW. Seller Inventory # 9788875732639
Book Description paperback. Condition: New. New. book. Seller Inventory # D8S0-3-M-8875732639-6