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Book Description br. Condition: NUOVO. Fra gli studi sulla crisi della modernitą, questo saggio si inserisce con forza da una prospettiva inattesa. I nostri antenati greci avevano un sistema di valori indivisibile, fatto di giustizia e bellezza. La bellezza, raccolgliendo approvazioni indiscutibili, aiutava ad assicurare un consenso anche alla morale. Una relazione armonica tra bellezza e giustizia sopravviveva nel Rinascimento, insieme a un rapporto tra piazza e palazzo. Ma il protestantesimo e la modernizzazione spaccano questa unione, in nome di una giustizia ascetica e della funzionalitą. Il bello, non essendo direttamente utile, si incammina in direzione del passatempo e dell'investimento. Intanto, privatizzazione e razionalizzazione della vita eliminano la piazza, dove si godeva la bellezza gratuitamente e insieme. L'arte si fa specialistica e la massa si abitua alla bruttezza come condizione normale. Ma il cinismo verso i valori della giustizia, che la societą di oggi si rimprovera, potrebbe derivare anche dall'aver eliminato quelli della bellezza, da cui la loro radice č inseparabile. cm.11x18, pp.118, Coll.Incipit, 19. Torino Bollati Boringhieri cm.11x18, pp.118, br. Coll.Incipit, 19. Seller Inventory # 312592
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Book Description Paperback. Condition: Brand New. Italian language. 6.97x4.33x0.43 inches. In Stock. Seller Inventory # zk8833917606