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Published by Instituto Italiano D'arti Grafiche - Editore Bergamo, Bergamo, Italy, 1944
Seller: Meir Turner, New York, NY, U.S.A.
Book
Soft cover. Condition: Good But. No Jacket. (Disegnatori ed Incisori Italiani Vol. 4.) 14pp. Bibliography. first 28 of the 30 full-page plates. Wrappers have separated from the book itself, which is otherwise intact. Spine of wrappers and back wrapper missing. Short close tear in wrapper, pp edges sl browned. Collection of plates by artist Marco Pitteri. Written in Italian. missing last two plates.
Published by Instituto Italiano D'Arti Grafiche, Bergamo, 1944
Seller: Monroe Street Books, Middlebury, VT, U.S.A.
First Edition
Condition: Very Good. Dust Jacket Condition: None. 14 pages of text in Italian, 30 b&w plates of engravings from the 1700s by Pitteri. Large softcover with light edgewear. Record # 402063.
Published by Venice Zanetti Editore, 1931
Seller: McLaren Books Ltd., ABA(associate), PBFA, Largs, United Kingdom
34 pages + plates. Italian text with abridged English translation. good copy in the original stiff paper wrappers.
Condition: Buone. italiano Condizioni dell'esterno: logorata Condizioni dell'interno: ingiallite da fattore tempo.
Softcover. Beige wraps, beige DJ. 94 pp + 101 bw plates. Limited to 300 copies, this volume contains information on Carlevarijs's life, work, and influence involving the opera, and a great many plates and annotated works. Text in Italian. VG / Fair (DJ is chipping and completely missing at spine. Front inner hinge weak. Interior excellent. Newhouse Galleries bookplate.).
Publication Date: 1940
Seller: Xerxes Fine and Rare Books and Documents, Glen Head, NY, U.S.A.
Condition: VG. 1940. Article on pp. 487-496 with illustrations in one complete issue of The Print Collector's Quarterly, December 1940. Other articles in issue as well. 12mo., wraps. VG plus, light cover wear. No ownership marks.
Published by ISTITUTO ITALIANO D'ARTI GRAFICHE, 1944
Seller: AL VECCHIO LIBRO, Bassano del Grappa, Italy
[vt] Con 30 tavole f.t. Parte superiore del dorso leggermente staccata, normale brunitura della carta, buono nel complesso. Pagg. 14 più le tavole. Brossura edit. Mis mm 340x235 Peso: 800.
Published by Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 14 pp. + 30 plates, Bergamo, 1944
Seller: Buenos Aires Libros, Buenos Aires, BA, Argentina
Paperback. Condition: Good. Many b&w illustrations. Text in italian.
Published by LE TRE VENEZIE, VENEZIA, 1943
Seller: RONCHI, SIENA, SI, Italy
Book
Rilegato. Condition: in ottime condizioni. LEGATURA IN TUTTA TELA EDITORIALE MARRONE CON TITOLI IN ORO AL PIATTO - PP.78 (2) + 50 TAVV. (8) - LE TAVOLE, A PARTE LA PRIMA AUTORITRATTO DI TIZIANO, SONO COLLOCATE DOPO IL TESTO E IN BIANCO E NERO A PIENA PAGINA-.
Published by Le Tre Venezie, Padova, 1945
Seller: Antonio Pennasilico, MILANO, MI, Italy
Brossura, sovracoperta, formato 17x24, pagine 98, illustrato con 101 tavole in nero fuori testo, piccole mancanze al dorso della sovracoperta, buone condizioni - 23891.
Publication Date: 1945
Seller: Xerxes Fine and Rare Books and Documents, Glen Head, NY, U.S.A.
Condition: Good. Padova 1945. No. 12/300. In Italian. Sm.4to., 94pp. of text, 101 full page monochrome plates, boards. Good, tiny chip at heel of spine, corners worn, edges gently bumped.
Venezia, Zanetti editore, 1931. In 8, pp. 34, tavv. 32 bianco-nero f.t., br. edit. Qq. fioritura. Ex libris.
Condition: Fair. Signed Copy . Inscribed by author onflyleaf. Italian. (painting, Titian, books in Italian).
Published by Zanetti editore, Venezia, 1931
Seller: Studio Bibliografico Malombra, Vicenza, VI, Italy
34 p., 32 tav. in nero f.t.; 25 cm. Bross. edit. Buono.
Published by La Tre Venezie,, Padova,, 1945
Seller: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italy
cm. 24, pp. 94 (4) + ritratto e 101 tavole f.t. Bross. orig. Minime tracce d'uso, ben conservato. Interessante e non comune.
Couverture souple. Condition: bon. RO80014646: 1945. In-8. Broché. Bon état, Couv. légèrement passée, Dos satisfaisant, Intérieur frais. Environ 200 pages. Frontispice en noir et blanc hors-texte. Nombreuses planches d'illustrations en noir et blanc hors-texte. Couverture contre-pliée. Ouvrage en italien. . . . Classification Dewey : 750-La peinture et les peintres.
Published by Le Tre Venezie, 1943
Seller: Aardvark Rare Books, Bucknell, SHROP, United Kingdom
Hardback. Condition: New.
Published by La Tre Venezie,, Padova,, 1945
Seller: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italy
cm. 24, pp. 94 (4) + ritratto e 101 tavole f.t. Solida legatura (editoriale?) in mezza tela con titoli su etichetta al dorso. Ben conservato. Interessante e non comune.
Published by Le Tre Venezie XIX Con I Tipi Della S A Arti Grafiche, 1941
Seller: Deightons, Bournemouth, United Kingdom
Book First Edition
Hardcover. Condition: Very Good. Dust Jacket Condition: Good. 1st Edition. 1st edition. Limited Edition. '" 277 " stamped on rear ep with " MOOK 'in pencil alongside. Narrow 4to. 170pp. Bw frontis + numerous bwplates. Original publisher's cream/brown cloth covers, red/brown lettering on front & spine. Original brown plain card slip case with shaped finger pull cut out area. Brown flecked eps. Very slight 0.2cm knocks top/bottom spine, front inner hinge crimped at top as issued. Slipcase darkened, front top edge 3cm loss, corners rubbed, some scuff marks. Contents clean & tight. ***. VG/G+.
Published by Le Tre Venezie,, Venezia,, 1941
Seller: SCRIPTORIUM Studio Bibliografico, Mantova, MN, Italy
in-8 gr., pp. 170, leg. t. tela edit. Con 49 tavv. al fine. Catalogo delle incisioni in legno, in rame e delle incisioni dei seguaci del Tiziano. Importante studio con schede dettagliate.
Published by Arti Grafiche,, Bergamo,, 1944
Seller: SCRIPTORIUM Studio Bibliografico, Mantova, MN, Italy
in folio, pp. 14 + 30 (tavv.), bross. edit. Con 30 belle tavv. raff. le incisioni del maestro veneto.
Published by Istituto Italiano dArti Grafiche, Bergamo, 1946
Seller: Ed Buryn Books, Nevada City, CA, U.S.A.
First Edition
First Thus. Oversize engravings of Marco Alvise Pitteri (1702-1786), with descriptive text in Italian. Nice bright clean copy with only light wera. Very scarce. 14 pp + 30 b/w plates. Good+ unmarked, light edgewear, small chips to spine ends. Oversize Paperback in beige winged wraps.
Seller: Il Bulino Antiche Stampe srl, Milano, MI, Italy
Art / Print / Poster
senza rilegatura. Condition: in ottime condizioni. Acquaforte e acquatinta misure: mm 151 x 155; foglio 337 x 226 Storico dell?arte, collezionista e incisore italiano, appartenente a una famiglia di possidenti friulani di origini nobiliari frequenta le scuole a Roma. Si sposta poi a Venezia dove frequenta la Scuola libera del nudo dell?Accademia di Belle Arti, qui conosce Amedeo Modigliani con il quale condivide lo studio, a testimonianza di tale amicizia restano due ritratti, due pastelli oggi conservati presso i Musei Civici di Udine. Mauroner decide di dedicarsi all?arte calcografica grazie anche all?incontro con l?incisore scozzese Edward Millington Synge (1860 ? 1913), assimila lo stile della scuola anglosassone innestandolo sul modello della tradizione veneta settecentesca. Nel 1926 sposa Cecilia Fortuny, figlia e nipote di due impareggiabili artisti, segno del clima raffinato e cosmopolita veneziano in cui Mauroner era immerso e che certo ha forgiato il suo gusto. Attento agli effetti delle luci sulle superfici, ai contrasti chiaroscurali e ai volumi prospettici, adotta un segno fine e delicato, neri profondi ottenuti con fitti tratteggi incrociati. Espone regolarmente alla Biennale veneziana e i numerosi viaggi nel mondo gli consentono di intessere una rete di contatti utile tanto alla sua arte (espone infatti a Parigi, Londra, New York, Los Angeles) quanto alla formazione della sua collezione di grafica internazionale poi donata ai Musei Civici di Udine. E? considerato dalla critica come ?l?ultimo vedutista veneziano?. Dal 1939 si dedica esclusivamente allo studio dell?arte incisoria veneziana del settecento e alla promozione dell?incisione contemporanea collaborando alle varie edizioni della Biennale veneziana. Questa stampa è un ricordo del lungo viaggio che Mauroner ha compiuto tra le regioni nord-africane. In Tunisia, nella città di Kairouan, è notte, una porticato è rischiarato da una grande lanterna, uomini seduti al fresco su grandi panche di legno conversano davanti ad una porta aperta. Una scena di vita apparentemente insignificante assume, grazie all'uso di un attento chiaroscuro e di un segno a tratti fitto e profondo, a tratti delicato ed elegante, un valore scenografico, immateriale che si eleva dalla mera descrizione del reale. A matita nel margine inferiore a sinistra numerazione 9/50 e titolo, a destra la firma. In basso sempre a matita dedica "Al Gentilissimo Colonnello Ferrari-Bravo". Impressione eccellente, dai neri intensi. Ampi margini oltre la battuta del rame. Stato unico. Bibliografia: Isabella Reale, a cura di, Fabio Mauroner Incisore, pag. 74, n 64.
senza rilegatura. Condition: ottimo. Acquaforte e puntasecca (70x100 mm) Venezia, 1937. Bellissima incisione ad ampi margini di secondo stato. Esemplare firmato e numerato, in perfette condizioni di conservazione. L immagine raffigura i profili neri delle gondole e delle "bricole" in ombra che si stagliano sulla superficie specchiante del Canal Grande. Trattasi di un soggetto già realizzato nel 1907 con alcune variazioni e soprattutto con un diverso fondale: in questa riproduzione è possibile intravedere sulla sinistra la basilica della Salute. Esemplare non presente nella collezione dei Musei Civici di Udine. Il tema della gongola, divenuto soggetto pittorico nell'Ottocento, verrà più volte ripreso da Mauroner. Lo spunto per questa incisione può essere tratto dall'analogo Traghetto di Storm Van's Giravesande, il grande acquafortista olandese presente a Venezia fin dalle prime edizioni della Biennale. Fabio Mauroner è uno dei più grandi acquafortisti italiani della prima metà del 900. Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all attenzione per l aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei l ultimo vedutista veneziano e dal critico inglese Springer un poetico ritrattista del paesaggio , il ruolo che gli spetta nella storia dell incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Catalogo della mostra a cura di I. Reale, G. Perocco. Pordenone, 1984.
senza rilegatura. Condition: buono. Incisione di Fabio Mauroner, uno dei più grandi e stimati acquafortisti italiani della prima metà del 900. Acquaforte (i. 227 x 297 mm) di II stato, firmata in basso a destra. Pittoresco scorcio nei dintorni di Roma: l'incisione è impostata secondo uno schema congeniale all artista, con l'albero che agisce da quinta teatrale stagliandosi sulle medie distanze tenute su un registro di mezzi toni, e l'orizzonte appena disegnato in lontananza. Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell'epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell'acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all'attenzione per l'aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l'acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell'Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell'intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei l'ultimo vedutista veneziano e dal critico inglese Springer un poetico ritrattista del paesaggio , il ruolo che gli spetta nella storia dell'incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. (cat. 57, p. 70).
senza rilegatura. Condition: ottimo. Incisione di Fabio Mauroner, uno dei più grandi e stimati acquafortisti italiani della prima metà del 900. Acquaforte (i. 249 x 301 mm) firmata in basso a destra; anno 1927. Tiratura limitata, 2 esemplari: n. 30 e 40 su 100 . Il motivo è costituito da quel grandioso panorama di scale e terrazze, di fontane a scroscio e a girandola che Pirro Ligorio creò nel 1550 per i forzati deliziosi riposi dell enigmatico Cardinale Ippolito d Este. Nel primo piano, le aquile ed i gigli del casato svolgono la loro teoria sulle cento fontane, mentre a sinistra un folto gruppo di cipressi domina le rampe e i viali che scendono verso altri gruppi di viali lontani. Il Mauroner riproduce questo insieme glorioso con la verità pittoresca e lo spirito dei grandi decoratori, mentre sullo sfondo si stende mollemente la vasta campagna disseminata di rovine ed ondulata di colli e si profilano, con nitida e minuziosa chiarezza di disegno, campanili, torri e castelli ed ogni cosa si adobra di un senso di austerità severa e canta la canzone della propria verità (E. Corsini, 1928, p.301). Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Fabio Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell'epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell'acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all attenzione per l aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l'acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell'Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell'intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei l'ultimo vedutista veneziano e dal critico inglese Springer un poetico ritrattista del paesaggio, il ruolo che gli spetta nella storia dell'incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. Cat. 95, p. 95.
senza rilegatura. Condition: ottimo. Incisione di Fabio Mauroner, uno dei più grandi e stimati acquafortisti italiani della prima metà del 900. Acquaforte (i. 252 x 302 mm) stato unico, n. 10 su 75, firmata in basso a destra; anno 1937. Paesaggio friulano avente come protagonisti gli alberi. Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Fabio Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell'epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell'acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all'attenzione per l'aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l'acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell'Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell'intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei l'ultimo vedutista veneziano e dal critico inglese Springer un poetico ritrattista del paesaggio, il ruolo che gli spetta nella storia dell'incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. Cat. 121, p. 113.
senza rilegatura. Condition: ottimo. Incisione di Fabio Mauroner, uno dei più grandi e stimati acquafortisti italiani della prima metà del 900. Acquaforte (i. 222 x 305 mm) stato unico, n. 31 su 75, firmata in basso a destra; anno 1932. Le isole della laguna veneziana costituirono una ricca fonte d ispirazione per Mauroner, lo spunto per una ricerca di punti di vista inediti e di vedute più intime e personali della sua Venezia, che qui si profila all orizzonte dalle Vignole, isole ricche di verde. Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Fabio Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all attenzione per l aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei l ultimo vedutista veneziano e dal critico inglese Springer un poetico ritrattista del paesaggio , il ruolo che gli spetta nella storia dell incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. Cat. 108, p. 104.
senza rilegatura. Condition: ottimo. Incisione di Fabio Mauroner, uno dei più grandi e stimati acquafortisti italiani della prima metà del 900. Acquaforte (i. 228 x 241 mm); II stato, firmata in basso a destra, due esemplari n. 9 e 13 su 50; anno 1923. Soggetto tratto dal soggiorno in Turchia, dove il motivo esotico è suggerito dalle caratteristiche coperture a bulbo dei monumenti sepolcrali, mentre protagonisti assoluti della veduta sono gli alberi millenari che circondano questo cimitero musulmano. Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Fabio Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all attenzione per l aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l'acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell'Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell'intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei l'ultimo vedutista veneziano e dal critico inglese Springer un poetico ritrattista del paesaggio, il ruolo che gli spetta nella storia dell'incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. Cat. 75, p. 81.
senza rilegatura. Condition: ottimo. Incisione di Fabio Mauroner, uno dei più grandi e stimati acquafortisti italiani della prima metà del 900. Acquaforte (i. 301 x 252 mm) stato unico, 2 esemplari n. 11 e 57 su 100, firmata in basso a destra; anno 1926. [.] nell'incidere il transetto sud della Basilica di S. Marco, Mauroner ricopre tutta la lastra col suo segno breve e fortemente inchiostrato senza tralasciare alcun dettaglio. La sapiente modulazione del chiaroscuro e l'attenta costruzione prospettica, aiutata da alcuni accorgimenti come il doppio ambone in primo piano a sinistra e la lampada sospesa, costruiscono l'illusione spaziale. Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Fabio Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell'epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell'acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all'attenzione per l'aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l'acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell'Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell'intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei l'ultimo vedutista veneziano e dal critico inglese Springer un poetico ritrattista del paesaggio, il ruolo che gli spetta nella storia dell'incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. Cat. 89, p. 90.