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Published by Tipografia dei Fratelli Paglieri, Asti, 1854
In 8 (cm 13,5 x 21,5), pp. 488. Legatura in piena tela coeva. Noto catalogo botanico della flora astese raccolta - scrive l'A. originario di San Damiano d'Asti - "con grande amore e lungo studio su colli, selve, e per le valli della Provincia, coll'indicazione del modo di trarne profitto a modo di semplice e facile farmaceutica.". Pritzel 1454; Stafleu & Cowan 958. ITA.
Published by Tipografia dei fratelli Paglieri, Asti, 1854
Seller: Studio Bibliografico Giovanni Bosio, Magliano Alpi, CN, Italy
In 8? ( 222x140 mm.), pp. 488 legat. in mezza pelle coeva tit. in oro al dorso, leggere fioriture al frontespizio e aloni di umido, piccola macchia di inchiostro al margine alcune pagine leggermente brunite. Il medico Camisola Giuseppe, nipote del dottor Gardini Francesco, altro illustre sandamiese, frequent? in Asti le scuole elementari, quindi i corsi di retorica e di Filosofia ( l'attuale Ginnasio Liceo ) ed infine l'Universit? di Torino dove, nel 1806, si adottor? in medicina, esercitando la professione quasi sempre in San Damiano. Predilesse sopratutto la botanica e ad essa si consacr? in particolar modo, nel tempo libero. Seguento l'esempio dell'Allioni, autore di " Flora pedemontana ",egli raccolse pi? di 1300 specie di piante ed erbe della nostra provincia, secondo il sistema sessuale adottato da Linneo e col metodo di Jessieu. ".Frutto di codesti studi fu la "Flora Astense", da lui raccolta con singolare cura e per lo spazio di ben 22 anni, e fatta di pubblica ragione l'anno 1854." con senso filantropico, il Camisola scrive ".la classe degli infermi meno agiata, che purtroppo ? sempre la pi? numerosa, e che il pi? delle volte per una sola malattia cade in estrema rovina, trover? ben presto nella " Flora Astense "quale la presento, un pronto rimedio ai propri mali senza dispendio di sorta ". Con quest'opera l'Autore si riproponeva di cooperare all'istruzione e all'educazione popolare. Con questo nobile intendimento, Camisola non descrive solamente le piante con il loro nome in latino, italiano, francese e dialetto astigiano, ma ne mette in particolare evidenza le qualit? utili e nocive, l'uso che se ne pu? fare, il luogo dove esse si trovano " Lepidium. Questa pianta ? serpeggiante, getta radici e propagasi facilmente; grande passerage de' francesi, fiorisce d'estate in un angolo della casa diTarabra detta il Brich, per andare sulla serra detta Momorin, fini di Priocca d'Alba. . " In ultimo viene dedicato un capitolo alle piante indigene " dalle quali l'arte tintoria pu? estrar colori " e tutto un capitolo sui funghi del Piemonte " Nome vernacolo di alcuni funghi crescenti sul suolo del Piemonte " Buon esemplare.