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Book Description Brossura. Condition: nuovo. Dust Jacket Condition: come nuovo. prima edizione. DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. RIMANENZA DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. Nella Milano degli anni Trenta, all'ombra di quel nemico di ogni chiusura autarchica del pensiero che fu Antonio Banfi, il giovane Cantoni inizia il suo personale percorso di vita e di riflessione all'insegna di un intransigente spirito antidogmatico e di un profondo interesse per le scienze umane. Nel 1949 dà alle stampe "I primitivi", un'opera capitale che afferma con chiarezza profetica la necessità di ridiscutere, con l'identità degli "altri", la nostra identità di occidentali. Negli stessi anni il bisogno di rinnovamento morale porta Cantoni a compiere una scelta decisiva per il suo itinerario intellettuale e filosofico: la militanza comunista e poi, nel 1949, l'uscita dal partito in nome di un umanesimo critico insofferente dei dogmi del marxismo. Nella Milano straordinariamente vitale del dopoguerra, quando provocazioni e proposte coincidevano e le esperienze culturali e politiche del «Politecnico» di Elio Vittorini apparivano come l'annuncio dei tempi migliori che sarebbero venuti, emerge la poliedrica figura di Remo Cantoni, un uomo della generazione cresciuta sotto il lassismo che al fascismo non aveva esitato a obiettare tutto l'obiettabile. In questo volume Carlo Montaleone ne tratteggia la personalità e gli eventi che la fucinarono: il primo viaggio a Berlino, nel 1935, e la scoperta di non avere, lui ebreo, un luogo; l'adesione al comunismo e la famosa polemica Vittorini-Togliatti su politica e cultura: il successivo abbandono del partito comunista in nome di un umanesimo critico insofferente dei dogmi della nuova «mitologia» marxista. Scavando nei fattori morali che, in tempi e circostanze diverse, portarono Cantoni a rifiutare ogni comando ortodosso, Montaleone ne isola la premeditazione teorica in quella zona alta e vigile del pensiero che, sola, può salvarci dalle plurime servitù del disumano e dello stesso «noi» d'appartenenza (tra i colonizzatori possibili certo il più vorace). La scepsi, l'idea che il Logos non si incarni, la convinzione che il mondo degli umani sia un'opera aperta: nel gioco di questi nodi teorici l'autore del libro ha ritratto Cantoni nelle variazioni in cui la filosofia, la letteratura e le scienze umane lo indussero a interpretare il passaggio da una finitezza chiusa a una finitezza aperta e i valori come formazioni storiche, affidati tanto all'impegno umano nel difenderli quanto al coraggio sovrumano nel correggerli.Descrizione bibliografica Titolo: La cultura a Milano nel dopoguerra: filosofia e engagement in Remo Cantoni Autore: Carlo Montaleone Editore: Torino: Bollati Boringhieri, Gennaio 1996 Lunghezza: 251 pagine; 22 cm ISBN: 8833909689, 9788833909684 Collana: Saggi. Storia, filosofia e scienze sociali Soggetti: Filosofia, Cultura milanese, Intellettuali, Biografie, Opere, Remo Cantoni, Anni Trenta, Fascismo, Ideologie politiche, Comunismo, Marxismo, Marxisti, Comunisti, Studi culturali, Impegno politico, Letterati, Poeti, Scrittori, Circoli culturali, Salotti milanesi, Benedetto Croce, Storicismo, Idealismo Crociano, Storia, Antropologia culturale, Italia, Antonio Banfi, Scuola di Milano, Studi filosofici, Il pensiero critico, Riviste, Antonia Pozzi, Mito primitivo, Primitivi, Contaminazioni, Pensiero mitico, Miti, Søren Kierkegaard, Fëdor Dostoevskij, Friedrich Nietzsche, Franz Kafka, Baruch Spinoza, Johann Gottlieb Fichte, Ernest Renan, Nicolai Hartmann, Julian Huxley, Honoré de Balzac, Karl Jaspers, Antonio Banfi, Émile Durkheim, Sofocle, Robert Musil, XX secolo, Cassirer, Heidegger, Critica, Kierkegaard, Gramsci, Libertà, Pedagogia, Dewey, Merleau-Ponty, Umano e disumano, Illusione e pregiudizio, Gunther Andres, Adorno, Bachelard, Curiel, Franco Fortini, Freud, Ernesto De Martino, Goethe, Durkheim, Hegel, Klages, Keyserling, Husserl, Thomas Mann, Marcuse, Marx, Alberto Mondadori, Nietzsche, Cesare Luporini, Lukacs, Fulvio Papi, Sartre, Spinoza, Spengler, Emilio Sereni, Giulio Preti, Palmiro Togliatti, Elio Vittorini, Zdanov, Lévy-Bruhl, Libri Vintage Fuori catalogo, Philosophy, Milanese culture, Intellectuals, Biographies, Works, Thirties, Fascism, Political ideologies, Communism, Marxism, Marxists, Communists, Cultural studies, Political commitment, Literati, Poets, Writers, Cultural circles, Milanese salons, Historicism, Idealism, History, Cultural anthropology, Italy, School of Milan, Philosophical studies, Critical thinking, Magazines, Primitive myth, Primitives, Contaminations, Mythical thought, Myths, XX century, Criticism, Freedom, Pedagogy, Human and inhuman, Illusion and prejudice, Books Out of print Carlo Montaleone ha insegnato Antropologia filosofica alla Statale di Milano. La sua intensa produzione scientifica ha toccato molti campi di studi e molti autori, da Cervantes a Hume, da Durkheim a Popper, da Weber a Marx, da Wittgenstein a Davidson. A Montaigne ha dedicato vari saggi su riviste internazionali e in particolare due libri, Oro, cannibali, carrozze. Il Nuovo Mondo nei Saggi di Montaigne, Bollati Boringhieri, Torino 2011 e Montaigne o la profondità della carne, Mimesis, Milano 2015. Per Feltrinelli ha curato l'antologia dai Saggi di Montaigne, L'etica dei piaceri (2016). Seller Inventory # ABE-1633457553215
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