Libro può avere numerosi errori di battitura, testo mancante, le immagini, o di un indice. Gli acquirenti possono scaricare gratuitamente una copia digitalizzata del libro originale (senza errori di battitura) da parte dell'editore. 1793. Non illustrato. Estratto: ... che sempre tenuto aveva per buono e leale servitore, per averlo in molti affari isperimentato fedelissimo, non si sapeva risolvere, trovandosi tra Fincude e il martello, e diversi pensieri fieramente il combattevano.Difficilissimo gli era credere che Carlo tanta scelleratezza mai avesse perpetrata. E pure la moglie costantemente l'accusava, né sapeva imaginarsi a che fine ella devesse questa favola avere ordita; di modo che egli sentiva dolore estremo. E ancora che la ira e lo sdegno lo stimolassero a prendere acerba vendetta contra Carlo, nondimeno, come prudente che era, non volle correre a furia. Deliberò vedere come Carlo si governeria, e prendere, secondo che dire si suole, la lepre col carro. Andato adunque a la camera sua mandò uno suo cameriere a Carlo a fargli dire, che più non avesse ardire di venirgli innanzi, ma si ritirasse al suo alloggiamento, fin che altro li facesse intendere. Credeva il Duca, se Carlo era colpevole, che a tale comandamento conoscerla la Duchessa averlo accusato, e che subito sarebbe uscito del paese, e retiratosi in luoco sicuro. Per lo contrario portava ferma openione che essendo innocente,non arebbe atteso a altro che cercare la cagione de lo sdegno del signore, e giustificarsi. Carlo a sì insperato e dannoso comandamento si trovò fuora di misura afflino e stordito,e molto più dolente,che io non so isprimere, sapendo non avere in conto alcuno contra il suo signore di tal maniera fallo alcuno commesso,che cotanto scorno meritasse. Nondimeno conoscendosi in-' nocente, né imaginare in parte alcuna sapendo la cagione che mosso avesse il Duca a darli congiedo fuora di Corte, trovò un suo amico cortegiano, cui narrò il...
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